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Cosa vedere a Trapani: il museo regionale Agostino Pepoli
Il Museo Pepoli si trova all’interno del convento dei Padri Carmelitani, la cui struttura risale al 1315, adiacente al Santuario della Santissima Annunziata, che ospita la marmorea statua della “Madonna di Trapani”.
Il Museo deve il proprio nome al Conte Agostino Pepoli, che nel 1906 decise di donare alla città di Trapani un patrimonio artistico e culturale dal riconosciuto valore.
L’allestimento del Museo avvenne negli anni sessanta da parte dell’architetto Franco Minissi. Ad oggi il Museo Pepoli rappresenta uno dei più importanti musei della Sicilia. Il Museo è organizzato in tre sezioni principali: Dipinti ed Arti applicate; Sculture Rinascimentali; Memorie del Risorgimento.
Le collezioni del museo
La collezione di Agostino Pepoli è composta da dipinti, gioielli, cimeli storici, reperti archeologici ed opere d’arte. Gli altri due importanti nuclei sono stati donati dal Generale Giovan Battista Fardella, composto da dipinti del Cinquecento, e dal Conte Francesco Hernandez di Erice, che include dipinti, sculture, presepi, ceramiche e reperti archeologici.
Gli interni del museo
All’interno del museo possiamo osservare i reperti archeologici, le arti decorative, le ceramiche, ed apprezzare le maioliche caratterizzanti la pavimentazione del museo.
Tra le opere più importanti troviamo una pavimentazione che raffigura la mattanza del tonno, un periodo cruciale della pesca e della cultura del territorio trapanese.
I coralli
Proseguendo l’esperienza troviamo una parte dedicata all’oreficeria, che comprende gioielli del tesoro della Madonna di Trapani, argenti della tradizione trapanese e opere in corallo.
Tra i reperti di maggior spicco, il Museo ospita cimeli risorgimentali e garibaldini, che testimoniano la partecipazione della provincia all’Unità d’Italia, tra cui una ghigliottina di epoca borbonica, e il vessillo del piroscafo “Il Lombardo”.
Fonte: https://www.giardinimonplaisir.it/it/territorio/trapani/il-museo-pepoli.html
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