Un progetto per il rifacimento del prospetto di San Liberale

 L’immagine in copertina è tratta dal progetto predisposto dall’architetto Vito Corte e si rifà al prospetto originario, purtroppo andato perso come avvenuto per tanti, troppi, monumenti e opere a Trapani. Ma questa piccola chiesa, un’autentica capsula del tempo, è riuscita ad arrivare a noi dal 1600 direttamente dai pescatori di corallo. Ed il racconto della loro storia vale sicuramente una passeggiata a pochi metri da quello che fu il mare dell’oro rosso.

Purtroppo da molti decenni la chiesa di San Liberale non ha più un prospetto, di cui è rimasta memoria solo nelle sbiadite foto in bianco e nero. A quanto pare della originaria facciata con il bellissimo campanile resterebbero solo le colonne, che ancora oggi si possono vedere nei pressi del Villino Nasi.

La chiesetta è un vera e propria “bomboniera” di bellezza, fede e tradizione marinara costruita dai corallini trapanesi in onore di San Liberale, secondo la leggenda dopo una pesca straordinaria fatta nel mare dove avvenne il martirio del Santo, nei pressi di Cartagine. È in tutto e per tutto uno dei “gioielli” della città, che meriterebbe di essere valorizzato per come merita, iniziando col rifacimento del prospetto della chiesa.

Ed oltre al progetto predisposto dall’architetto Vito Corte c’è anche, come prospettato dallo stesso professionista trapanese, un’azienda del nord pronta a farsi carico delle spese per la realizzazione della facciata, sponsorizzando l’opera. Gli imprenditori hanno già dato la loro disponibilità all’architetto Corte che ha elaborato il progetto su richiesta del Comitato “Santu Liberanti” di cui fanno parte molti cittadini trapanesi.

Insomma, si sta cercando di riportare la “chiesa degli innamorati” al suo antico splendore, con tutto il suo immenso carico di storia, fede e tradizione che ci riporta indietro nei secoli . Un patrimonio, fatto anche di racconti di mare, religione e leggende, arrivato quasi intatto fino ai giorni nostri per tenere viva la memoria di una Trapani che oggi non c’è più ma che potrebbe proiettare la città verso nuovi orizzonti.

Sempre viaggiando nella “capsula del tempo” costruita col tufo di Favignana nel punto dove i corallini scaricavano il loro carico di oro rosso strappato con “l’ingegnu” dai fondali del Mar Mediterraneo. Per poi diventare capolavori dell’arte e dell’artigianato. O una semplice collana o anello di corallo da donare all’ombra delle mura di San Liberale. Dove una promessa d’amore vale per sempre. Al punto da convolare a nozze entro l’anno.

Tante famiglie trapanesi sono nate tra questi scogli. E forse la “magia” della chiesa degli innamorati continua a dare i suoi frutti anche in questi tempi moderni, dove la bellezza dei luoghi con il sottofondo della risacca e la prospettiva su Monte Erice alimenta da sempre sogni e speranze. Riempiendo i cuori del suo carico più importante. L’amore! Compreso quello per la propria città, per i suoi “tesori” e per tutto il patrimonio da difendere e valorizzare in modo da poterlo trasmettere alle future generazioni nel miglior modo possibile.

Fonte: https://www.telesudweb.it/30-05-2021/un-progetto-per-il-rifacimento-del-prospetto-di-san-liberale?fbclid=IwAR3JE_8nuvS1zCIE7Z_Q4Vjr76oNyvoM437kFXbYT2RKsXmj5D2QYemzmBg


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